il verde vince sempre

da qualche giorno, ho un pò più di tempo libero.
abitando in collina, sono circondato da alberi, fiori, erba e via di questo passo. e il tutto va curato, altrimenti non di collina si parlerebbe ma di jungla.
allora che si fa? si prende il tagliaerba e via. su e giù per il prato, il frutteto, il giardino. poi si passa al decespugliatore e si taglia in quelle zone dove col tagliaerba non passi. nel frattempo l'orto richiede la sua dose di attenzione. c'è da piantare, seminare, togliere le erbacce, curare le piante. ma con le belle giornate è più che un piacere. certo ogni tanto piove, spesso dove risiedo io, e cosa accade? l'erba è pronta per essere ritosata. via allora di tagliarba seguito dal decespugliatore. una legata ai pomodori e poi…. ma non l'avevo appena tagliata l'erba?!?
niente da fare, anzi rien ne va plus. il verde vince sempre. altro che il rosso o il nero.

i ciclisti non lo fanno

almeno non tutti.

mi capita ancora, con ostinata continuità, di correre. lo faccio quasi sempre su asfalto. mi piacciono quelle strade leggermente ondulate magari affiancate da alberi e verde in quantità tale da riempirmi i polmoni.
ovviamente questa passione è più che comune e mi capita spesso d'incontrare altri runner che come e meglio di me si esercitano nella più classica delle attività sportive. quando il collega è a distanza di saluto, questo è spontaneo e nessuno dei due aspetta che sia l'altro a farlo per primo.
le strade sono di tutti. anche dei ciclisti (sigh..). e sovente se ne incontrano. sono tutti avvolti nelle loro mise aderenti ed è gioco forza che ad un certo punto li incroci. cosa fai, non lo/i saluti? ma certo… il ciclista rimane spiazzato. non è abituato. bofonchia, fa finta di usare il cambio, tossisce. insomma non saluta!
i podisti lo fanno.
i ciclisti no.